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Guida al conto deposito

In questa guida, ti spieghiamo che cos’è un conto deposito, come funziona e a cosa serve. L’obiettivo della guida è aiutarti a capire se un conto deposito ti serve e come scegliere quello giusto per le tue esigenze tra le tante offerte disponibili.

Bank Station

Redazione Bank Station
1 marzo 2024

Cos’è un conto deposito

Un conto deposito è un prodotto di risparmio. È un modo per impiegare i soldi che non ti servono nell’immediato per far fronte alle spese di tutti i giorni e guadagnarci qualcosa, anziché lasciarli semplicemente fermi in un conto corrente. Versare soldi in un conto deposito significa rinunciare a spendere quei soldi per un certo periodo di tempo in cambio di avere un po’ più soldi in futuro.

Nello specifico, versando soldi in un conto deposito stai affidando quei soldi ad una banca che, in cambio, ti pagherà un interesse secondo un tasso prestabilito – ad esempio il 4% annuo.

Dal punto di vista della user experience, un conto deposito è simile ad un conto corrente. Per aprire un conto deposito, devi andare sul sito di una banca, cliccare su un box con la scritta “Apri il conto”, compilare un modulo online, allegare qualche documento di identità e firmare un contratto. Una volta aperto il conto, la banca ti metterà a disposizione un’app di home banking sullo smartphone, con cui potrai vedere il saldo del tuo conto deposito e gestire i soldi all’interno del conto, esattamente come succede con un conto corrente.

La differenza tra un conto corrente e un conto deposito è che con un conto deposito non ci puoi fare quasi niente. Non puoi legarci una carta di debito o una carta di credito per fare acquisti, non puoi ricevere lo stipendio, non puoi pagarci l’affitto o le tasse. Puoi soltanto eseguire o ricevere bonifici da un conto corrente intestato a te e guardare il saldo sull’app di home banking.

Per questo il conto deposito è un prodotto di risparmio: perché, a differenza dei soldi nel conto corrente, i soldi in un conto deposito non si possono spendere. Si possono soltanto tenere fermi sul conto deposito in attesa che la banca ti paghi gli interessi. Oppure si possono ri-trasferire sul tuo conto corrente. Ma più soldi sei disposta a tenere fermi nel conto deposito – e più a lungo sei disposta a tenerceli – più interessi la banca ti pagherà.

Nel caso di un conto deposito che paga il 4% annuo di interessi, se versi €1.000 e li lasci nel conto deposito per un anno, sai che alla fine di quell’anno guadagnerai esattamente €40 – il 4% di €1.000.

Se gli stessi €1.000 li lasci 3 anni, guadagnerai €120 – il 4% di €1.000 moltiplicato per i 3 anni.

Se invece di versare €1.000 ne versi €2000 e li lasci nel conto deposito per gli stessi 3 anni, guadagnerai €240.

Quello che abbiamo appena descritto è il funzionamento di base di qualunque conto deposito. Esistono però due categorie di conto deposito: il conto deposito vincolato e il conto deposito libero. È molto importante fare questa distinzione subito perché, per quanto il loro funzionamento sia simile, un conto deposito vincolato e un conto deposito libero sono strumenti molto diversi che si utilizzano per ragioni molto diverse.

Il conto deposito vincolato

Con un conto deposito vincolato stai affidando i tuoi soldi alla banca per un periodo di tempo prestabilito – ad esempio 3 anni – in cambio di un interesse prestabilito.

Ad esempio, se versi €5.000 in un conto deposito vincolato 3 anni che paga il 4% annuo di interessi, ti stai impegnando a tenere quei soldi fermi nel conto deposito – vincolati, appunto – per 3 anni. In cambio, alla fine dei 3 anni, la banca ri-trasferirà sul tuo conto corrente i €5.000 che hai versato all’inizio più €600 di interessi: €200 – il 4% di €5.000 – moltiplicato per la durata di 3 anni.

Quando apri un conto deposito vincolato, la banca ti chiede subito quanti soldi vuoi versare – di solito c’è un importo minimo – poi per tutta la durata del vincolo non potrai fare altri versamenti nel conto deposito.

Esistono due tipi di conto deposito vincolato. Il conto deposito svincolabile e il conto deposito non svincolabile. Entrambi hanno una durata e un tasso di interesse prestabiliti, ma tra i due c’è una differenza fondamentale.

Con un conto deposito svincolabile, avrai sempre la possibilità di ri-trasferire sul tuo conto corrente con un bonifico – ossia di “svincolare” – tutta o parte della somma che hai versato nel conto deposito.

Così facendo però, rinuncerai agli interessi che avresti guadagnato sulla somma che decidi di svincolare. Riprendendo l’esempio precedente, se versi €5.000 in un conto deposito vincolato 3 anni al 4% di interesse, ma dopo un anno decidi di svincolare €1.000, il tuo guadagno alla fine dei 3 anni scenderà da €600 a €480, perché il tasso di interesse del 4% sarà calcolato soltanto sui €4.000 rimasti nel conto deposito, anziché sui €5.000 che hai versato all’inizio. Questo significa che, se decidi di svincolare l’intera somma che hai versato, perderai tutti gli interessi.

Con un conto deposito non svincolabile invece, le somme che hai depositato non possono essere ri-trasferite sul tuo conto corrente per tutta la durata del vincolo. Puoi soltanto fare il versamento iniziale e aspettare la scadenza.

Alcune banche ti danno la possibilità di chiudere anticipatamente un conto deposito non svincolabile. In questo caso, la banca ti darà indietro tutti i soldi che hai versato nel conto deposito, senza alcun interesse. La procedura di chiusura anticipata di un conto deposito non svincolabile però può essere laboriosa e molto spesso richiede un preavviso di oltre un mese, quindi non è una soluzione in caso tu abbia bisogno immediato dei soldi per un’emergenza. In ogni caso, in un conto deposito non svincolabile non è mai previsto lo svincolo di somme parziali prima della scadenza, come avviene invece per i conti deposito svincolabili.

Un conto deposito non svincolabile quindi non ti dà la sicurezza di avere disponibili i soldi che hai depositato in caso di bisogno, né la flessibilità di prelevarne solo una piccola parte. Per questo motivo, il conto deposito non svincolabile è un prodotto un po’ più rischioso per te rispetto al conto deposito svincolabile.

D’altra parte, per la banca è molto più conveniente che i tuoi soldi siano in un conto deposito non svincolabile, perché potrà disporre di quei soldi indisturbata, senza il rischio che tu venga a chiederglieli indietro prima della scadenza del vincolo.

Quindi, per invogliare le persone ad aprire un conto deposito non svincolabile e per compensarle del rischio maggiore che si stanno prendendo, le banche offrono tassi di interesse più alti sui conti deposito non svincolabili, a parità di durata.

Ad esempio, a marzo 2024, Banca Privata Leasing offre sia un conto deposito non svincolabile a 3 anni con un tasso del 4,50%, che un’alternativa svincolabile della stessa durata con un tasso del 3,80%. Se questi due prodotti offrissero lo stesso tasso, nessuno sceglierebbe mai l’opzione non svincolabile e per la banca non avrebbe nemmeno senso offrirla.

Quanti soldi tenere in un conto deposito vincolato?

Alla domanda “Quanti soldi bisognerebbe tenere in un conto deposito vincolato?” l’unica risposta possibile è un banalissimo “Dipende”. Dipende dal tuo reddito. Dipende dal tuo stile di vita. Dipende dalla tua propensione a rischiare con i tuoi risparmi. Dipende da talmente tante cose che la domanda diventa praticamente inutile.

Una domanda decisamente più interessante è “Quali soldi è giusto tenere in un conto deposito vincolato?”

Senz’altro, i soldi che ti servono per sostenere delle spese da qui al prossimo mese – come l’affitto, la rata della macchina o le bollette – non sono soldi che puoi vincolare in un conto deposito per 12, 24 o 36 mesi. Non importa quanto alto sia l’interesse sul conto deposito o se il conto deposito è svincolabile; se quei soldi ti serviranno dopo poco tempo sarai costretto a tirarli fuori e ri-trasferirli sul conto corrente, perdendo così tutti gli interessi che avresti guadagnato sul conto deposito.

D’altra parte, un conto deposito vincolato non è nemmeno adatto come strumento di risparmio a lungo termine. Se vuoi mettere da parte dei soldi per quando andrai in pensione, esistono prodotti finanziari molto più adatti di un conto deposito – prodotti il cui rendimento è più imprevedibile nel breve periodo ma generalmente molto più alto su un arco temporale di 20 o 30 anni.

Per la sua stessa natura poi, un conto deposito vincolato non può essere usato per accumulare i risparmi che vuoi mettere via di mese in mese. Come abbiamo detto, quando apri un conto deposito vincolato, tutto ciò che puoi fare è depositare una somma all’inizio, lasciarla vincolata fino alla scadenza e aspettare gli interessi. Al massimo potrai svincolare parte della somma che hai versato all’inizio, se hai scelto un conto svincolabile, ma non puoi fare versamenti periodici in un conto deposito vincolato, come avviene invece per altri prodotti di risparmio come i libretti postali.

Riassumendo, un conto deposito vincolato non si può usare per depositare i soldi che ti servono da qui al prossimo mese. È meglio non usarlo per risparmiare per la pensione. E non si può usare per accumulare risparmi di mese in mese.

Andando per esclusione quindi, aprire un conto deposito vincolato è la scelta giusta per quando hai già una somma significativa di soldi che non hai in programma di spendere a breve, ma che non vuoi destinare a risparmio a lungo termine perché potrebbe servirti nell’arco di qualche anno.

Tutte le volte che ricevi una somma di denaro una tnatum – ad esempio il ricavato dalla vendita di un’automobile o la liquidazione del TFR dal tuo datore di lavoro – un conto deposito vincolato è un buono strumento da considerare per mettere a frutto quella somma in un solo colpo.

Il conto deposito libero

Un conto deposito libero si distingue da un conto deposito vincolato perché non ha una durata prestabilita – in un certo senso dura per sempre.

Con un conto deposito vincolato, tu decidi quanti soldi vuoi versare all’apertura del conto – ad esempio €5.000 – e per tutta la durata del vincolo non puoi fare nulla se non aspettare la scadenza. Al massimo potrai togliere soldi dal conto deposito se hai scelto un conto deposito svincolabile.

Con un conto deposito libero, invece, non c’è nessuna scadenza e tu puoi depositare o ritirare qualunque somma in qualunque momento, senza alcuna restrizione o costo, se non l’eventuale costo dei bonifici in entrata e in uscita dal tuo conto corrente.

Dal momento che non c’è alcuna scadenza e che il saldo del conto può variare in continuazione, in un conto deposito libero la banca paga gli interessi sempre su base periodica.

Ad esempio, a marzo 2024 il conto deposito libero di Banca Aidexa paga un tasso del 4% annuo pagato su base trimestrale. Questo significa che ogni tre mesi la banca calcola gli interessi che hai maturato sulle somme versate nel conto deposito, applicando un tasso del 4% annuo. Il pagamento periodico degli interessi può avvenire anche in un conto deposito vincolato, anche se nella maggior parte dei casi, gli interessi vengono liquidati tutti in una volta alla scadenza del vincolo.

Una delle grosse differenze tra un conto deposito vincolato e un conto deposito libero è che, in un conto deposito libero, la banca potrebbe decidere di alzare o abbassare il tasso di interesse che ti paga sulle somme versate. Naturalmente, trattandosi di un conto deposito libero, se la banca ti abbassa il tasso di interesse, tu puoi tranquillamente ritirare tutti i soldi e depositarli da un’altra parte.

Alcune banche hanno delle offerte di conto deposito libero in cui il tasso di interesse è garantito per un periodo limitato di tempo. Ad esempio, il conto di Banca Aidexa citato sopra offre il tasso del 4% soltanto fino al 31 Dicembre 2024. Dopodiché, il tasso passa allo 0,5% e la banca si riserva il diritto di modificarlo.

Come si usa un conto deposito libero

La caratteristica distintiva di un conto deposito libero è la sua flessibilità. In qualunque momento, puoi spostare qualunque cifra dal tuo conto deposito al tuo conto corrente e viceversa, guadagnando un interesse periodico sulle somme che tieni depositate.

Per questa sua caratteristica, un conto deposito libero è lo strumento di risparmio perfetto per mettere da parte un fondo per le emergenze. Un fondo per le emergenze è una somma di denaro che tieni da parte e su cui sai di poter contare in qualsiasi momento in caso di imprevisti, ad esempio la perdita del lavoro o una grossa spesa sanitaria.

I soldi in un fondo per le emergenze sono soldi che speri di non spendere mai, ma che sai di poter sempre spendere in caso di bisogno. Tenendo questi soldi in un conto deposito libero, puoi averli disponibili in qualunque momento, come se li tenessi in conto corrente, ma in più guadagnerai degli interessi periodici fintanto che tutto va bene e i soldi restano fermi nel conto deposito.

La cosa più importante da considerare se vuoi usare un conto deposito libero per tenere da parte un fondo per le emergenze è la velocità dei bonifici in uscita dal conto deposito. Più è facile e veloce trasferire i soldi dal conto deposito al tuo conto corrente in caso di bisogno immediato, meglio è.

Ad esempio, con il conto deposito libero di Illimity Bank – che si chiama “Progetti di spesa” – se trasferisci una somma dal conto deposito, puoi avere quella somma istantaneamente disponibile sul conto corrente. Con il conto deposito libero di Banca Progetto invece, se fai un bonifico verso il tuo conto corrente, dovrai aspettare 32 giorni di calendario prima che quel bonifico venga effettivamente eseguito.

Costruire un fondo per le emergenze non è l’unico motivo per cui aprire un conto deposito libero. Questo prodotto è anche adatto a risparmiare per obiettivi di breve/medio periodo. Ad esempio, se vuoi cominciare a mettere da parte un po’ di soldi ogni mese per comprarti una bicicletta da corsa o per andare in vacanza, puoi depositare quei soldi in un conto deposito libero. Sarà come accumularli in conto corrente, con la differenza che, con un conto deposito, potrai anche guadagnare qualcosa dagli interessi.

Se vuoi usare un conto deposito libero per risparmiare con un obiettivo preciso – la bicicletta o la vacanza – potrai preoccuparti meno della velocità dei bonifici in entrata e in uscita e più del tasso di interesse che la banca ti offre.

Come scegliere il conto deposito

La cosa più importante da tenere a mente quando si cerca un conto deposito è che, tra tutti i prodotti di risparmio e di investimento, il conto deposito è senz’altro uno dei più sicuri. Con un conto deposito, la banca ti garantisce che ti restituirà tutti i soldi che hai depositato più gli interessi. Non c’è il rischio di perdere i soldi che versi in un conto deposito, come avviene ad esempio con i soldi che investi in borsa.

Anche nel caso estremo in cui la banca dove hai il conto deposito fallisca e non sia più in grado di restituirti i soldi che hai depositato, quei soldi sono garantiti per legge fino a €100.000. Questo significa che, se anche la banca dove hai il conto deposito non riesce a darti indietro i soldi perché è fallita, tutti i soldi che avevi depositato, fino a un massimo di €100.000, ti vengono restituiti entro 7 giorni lavorativi.

Quindi, se stai pensando di versare meno di €100.000 in un conto deposito, il rischio di perdere quei soldi a causa del fallimento della banca non è una cosa di cui ti devi preoccupare. Di conseguenza, quando scegli un conto deposito, non devi preoccuparti di quale banca lo sta offrendo o chiederti quanto quella banca è affidabile. Quando si tratta di conti deposito, una banca vale l’altra.

Nella scelta di un conto deposito quindi, puoi limitarti a considerare i tassi di interesse che le diverse banche sono disposte a pagarti a parità di prodotto offerto – ad esempio un conto deposito vincolato a 12 mesi.

Oltre a questo, sulla base delle tue esigenze, dovrai considerare le condizioni e i costi specifici di ciascun prodotto, che puoi trovare sul foglio informativo. Per esempio, se vuoi aprire un conto deposito libero per tenere da parte un fondo per le emergenze, dovrai considerare la velocità dei bonifici in uscita. Oppure, se vuoi aprire un conto deposito vincolato, dovrai considerare qual è l’importo minimo che la banca ti consente di versare all’apertura del conto e quali sono i costi in caso di svincolo anticipato.

I costi del conto deposito

Tutti i conti deposito, a prescindere dalle banche che li offrono, hanno due costi principali.

Il primo è un’imposta del 26% applicata al guadagno dagli interessi sul conto deposito.

Se hai versato €10.000 nel conto deposito vincolato 12 mesi di Cherry Bank, che a Marzo 2024 offre un tasso di interesse del 4%, il tuo guadagno lordo dagli interessi alla fine dei 12 mesi sarà di €425. È su questa cifra – il guadagno lordo – che va applicata l’imposta del 26%, che ammonta quindi a €110. Il guadagno netto che effettivamente ti resta in tasca dopo le imposte sarà di €315.

Quando sul sito di una banca vedi le diciture “interessi lordi” e “interessi netti”, la banca si sta riferendo rispettivamente al guadagno prima e dopo l’applicazione dell’imposta del 26% sui guadagni. Nel caso che abbiamo appena descritto, gli interessi lordi ammontano a €425, mentre gli interessi netti sono €315.

Il secondo costo principale di un conto deposito è un’imposta di bollo dello 0,2% (due per mille) annuale. Questa Imposta non si applica sugli interessi ma soltanto sulle somme che hai versato nel conto deposito e si paga soltanto se quelle somme superano i €5.000.

Riprendendo l’esempio precedente, se hai versato €10.000 in un conto deposito vincolato 12 mesi, l’imposta di bollo ammonterà a €20 – lo 0,2% dei €10.000 che hai versato nel conto deposito.

Il guadagno finale dal tuo conto deposito sarà quindi di €295: €425 di interessi lordi meno €110 di imposta sui guadagni meno €20 di imposta di bollo sulle somme versate. Entrambe queste imposte sono trattenute dalla banca quando ti paga gli interessi, non devi ricordarti di pagarle né puoi evitare di pagarle. Quando la banca ti pagherà gli interessi sul conto deposito, la banca verserà direttamente sul tuo conto corrente un importo al netto di tutte le imposte – €295 nel nostro esempio.

L’imposta del 26% sui guadagni e l’imposta di bollo dello 0,2% sulle somme versate sono costi che accomunano tutti i conti deposito. Ma a seconda della banca che li sta offrendo, possono esistere altri costi associati ad un conto deposito.

È abbastanza raro che i conti deposito abbiano costi aggiuntivi rispetto alle imposte, visto che, come sappiamo, col conto deposito non si può fare nulla se non depositare i soldi, aspettare che fruttino e ri-trasferirli sul conto corrente. Ci sono banche che applicano una commissione per i bonifici in uscita dal conto deposito al conto corrente – è il caso di Banca Aidexa, che chiede €0,50 a bonifico – ma non capita spesso. In ogni caso, tutti i costi e le commissioni associate ad un conto deposito si possono trovare all’interno del foglio informativo, che è sempre bene leggere prima di aprire un conto. Per trovare il foglio informativo di un conto deposito, basta andare sul sito della banca che lo sta offrendo, alla sezione “Trasparenza” – una sezione in cui le banche devono obbligatoriamente rendere disponibili tutti i fogli informativi dei loro prodotti.

I costi nascosti del conto deposito

Un conto deposito può avere alcuni costi “nascosti” – costi che non sono immediatamente visibili nel foglio informativo, se non leggendo un po’ tra le righe.

Ad esempio, diverse banche offrono il conto deposito soltanto alle persone che hanno già aperto il loro conto corrente. In questi casi, per accedere al conto deposito dovrai aprire per forza anche un conto corrente con la stessa banca. Se quel conto corrente si può aprire online e non ha costi di nessun genere, allora nessun problema. Ma se invece il conto corrente ha dei costi, questi costi andranno considerati nella valutazione del conto deposito.

Questo è il caso di Illimity Bank, che ha una gamma di conti deposito riservata ai titolari del suo conto corrente “Premium” – un conto corrente con un canone mensile di €7. Se stai pensando di aprire uno di questi conti deposito e non hai già un conto Premium con Illimity per altri motivi oltre al conto deposito, allora i €7 di canone mensile per il conto corrente saranno un costo da considerare.

Un altro costo nascosto particolarmente insidioso di alcuni conti deposito è il cosiddetto “divisore per il calcolo degli interessi”. Senza entrare troppo nel dettaglio, alcune banche per calcolare gli interessi che hai maturato sul tuo conto deposito, considerano un anno della durata di 360 giorni, anziché 365. Questo, sostanzialmente, significa che per 5 giorni all’anno i soldi nel tuo conto deposito non matureranno interessi.

Se sul foglio informativo di un conto deposito leggi che il “divisore per il calcolo degli interessi” è 360, significa che guadagnerai meno interessi su quel conto deposito rispetto ad un conto con lo stesso tasso di interesse e un divisore di 365.

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